Mercoledì 25 e giovedì 26 marzo 2015 quarto appuntamento della rassegna “La Tosse a Palazzo”, giunta alla sua terza edizione, organizzata dal Comune di Bordighera in collaborazione con la Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse.
Lo stesso spettacolo per due giorni consecutivi, alle ore 21,00, al Teatro del Palazzo del Parco con lo spettacolo "The wedding singers".
- regia: Emanuele Conte
- testi: Luca Ragagnin
- con Angela Baraldi
- chitarre e percussioni Stefano Bolchi (Edgar)
- piano tastiere e viola Osvaldo Loi (Edgar)
- chitarre Federico Fantuz (Edgar)
- scene Luigi Ferrando
- costumi Bruno Cereseto
- luci e fonica Tiziano Scali
- assistente alla regia prima edizione Yuri d’Agostino - seconda edizione Alessio Aronne
- collaborazione artistica Annibale Bartolozzi e Massimo Zamboni
- produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
- in collaborazione con Associazione Culturale Ultimo Piano.
grazie ad Annibale Bartolozzi
The wedding singers: nove cantautrici nel momento del loro vero o presunto matrimonio.
Sono davanti all’altare, sono in attesa dello sposo, tra riflessioni sulla vita e un assolo di chitarra, Angela Baraldi ci fa ripercorrere con la sua band la grande musica americana al femminile. Una scrittura musicale, a volte cruda a volte poetica, altre arrabbiata, che mischia linguaggi diversi.
Tutto si svolge al termine di una festa di matrimonio, che forse non si è nemmeno celebrato. Storie che raccontano gli splendori della vita pubblica di queste artiste, gli applausi, gli eccessi e i trionfi a cui fanno da contraltare le intime delusioni della vita privata.
Un contrasto brutale, spesso insuperabile, che genera cortocircuiti esistenziali da cui nascono le leggende.
- Janis Joplin, la “mantide insicura”, il brutto anatroccolo che sul palco si trasforma e vuole conquistare tutti gli uomini per nascondere la sua fragilità.
- Nina Simone, la sua vita travagliata, i suoi uomini potenti e violenti.
- Laura Nyro e la relazione con Jackson Browne. Il rapporto con la madre, la malattia e la morte.
- Nicolette Larson, la corista voluta da tutti.
- Karen Carpenter, donna batterista affetta da anoressia nervosa, che vive in famiglia fino a 26 anni.
- Judee Sill segnata da la morte del padre, l’alcolismo della madre, le violenze del patrigno. Droghe, rapine, riformatorio, prigione, matrimonio, eroina e prostituzione.
- Dusty Springfield, gentile cantante pop dai comportamenti bizzarri, affetta da bipolarismo e bisessualità.
- Cass Elliot, musa malinconica di quella Summer of Love che dietro l’abbattimento dei confini sociali e dentro la sconfinatezza di una coscienza collettiva espansa, incastonava, disseminate come macchie oscure di sole, scatole nere di disagio e dolore.
- Bessie Smith, la grande regina del blues, faro per le cantanti del futuro, nere e bianche piantato nel mezzo di un mare in piena tempesta razziale. Fino a quell’ultima notte, fino a quell’onda d’urto definitiva, che la trasportò sopra le nuvole trasparenti della leggenda.
Nove donne, il bilancio di nove esistenze e un elemento comune: la musica.
L'ingresso è a pagamento:
- Biglietto Intero: euro 15,00;
- Ridotto: euro 13,00.
La Redazione10 marzo 2015
fonte:
bordighera.net